Fonte: AFP 19 aprile 2010
L’Azerbaijan lunedì ha cancellato le previste esercitazioni militari congiunte con gli Stati Uniti, mentre crescono le tensioni tra Washington e la repubblica ex-sovietica. Nessuna ragione è stata data per la cancellazione, ma l’annuncio è stati dato dopo che la settimana scorsa l’Azerbaigian aveva messo in discussione la neutralità di Washington quale mediatore nel conflitto per la regione secessionista del Nagorno Karabakh, e ha accusato gli USA di essere sempre più schierati con l’Armenia. “Le esercitazioni sono state cancellate“, ha detto alla televisione ANS il portavoce del ministero della difesa azero Eldar Sabiroglu. Un portavoce dell’ambasciata Usa ha confermato che le esercitazioni, in programma per il prossimo mese e che dovevano coinvolgere circa 200 soldati americani, sono state annullate, su iniziativa dell’Azerbaigian. “La cancellazione è stata data dal governo azero“, ha detto il portavoce all’AFP, rifiutandosi di commentare ulteriormente.
Ali Hasanov, un alto collaboratore del presidente Ilham Aliyev, la settimana scorsa ha detto che l’Azerbaigian “non è contenta” delle recenti azioni di Washington, e ha accusato che alcuni, negli Stati Uniti, “perdono la loro neutralità e sostengono apertamente l’Armenia“.
Gli Stati Uniti sono uno dei tre co-presidenti, insieme a Francia e Russia, del cosiddetto Gruppo di Minsk, che sta cercando di negoziare una soluzione al conflitto sul Karabakh. Le tensioni per il Karabakh sono aumentate negli ultimi mesi, tra gli sforzi sostenuti dagli USA con l’Armenia e la Turchia, uno stretto alleato dell’Azerbaigian, per stabilire rapporti diplomatici e riaprire la frontiera, dopo decenni di ostilità. L’Azerbaigian insiste sul fatto che il processo di riconciliazione non dovrebbe andare avanti senza progressi sul Karabakh, e ha accusato i governi occidentali e Ankara di ignorare i suoi interessi.
Il paese petrolifero è un partner chiave per i progetti occidentali, d’importanza strategica, per l’invio di petrolio e gas dalla regione del Mar Caspio verso l’Europa, attraverso la Turchia e bypassando la Russia.
Sostenute da Yerevan, le forze filo-armene hanno preso il controllo del Nagorno Karabakh e di sette distretti circostanti dell’Azerbaigian, nei primi anni ‘90, in una guerra che è costata circa 30.000 vite. L’Armenia e l’Azerbaigian hanno interrotto i collegamenti e le rapporti economici, e non sono riuscite a negoziare un accordo sullo status della regione.
Traduzione di Alessandro Lattanzio
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